martedì 8 luglio 2014

Cospirazioni e altre amenità


Ciclicamente ritorna il concetto: in verità l'umanità è schiava di una dittatore, c'è una cospirazione segreta e le democrazie sono in verità dei fantocci, bla bla bla...
L'argomento potrebbe essere tranquillamente accantonato come manie di persecuzioni di alcuni, ma il fatto che vadano sempre più in voga ragionamenti di questo tipo, credo che sia il caso di fare una riflessione.
Si è già detto molto a riguardo (l'autoassoluzione del singolo pensando "tanto qualunque cosa faccia, non conta, i fili vengono tirati altrove" disinteressandosi completamente delle proprie azioni e sopratutto delle conseguenze). Si è anche detto della suggestione e dal fare disinformazione, anche se sopratutto di canali televisivi di stato (ma anche internet ha le sue belle colpe ovviamente).
Volevo però dare un taglio differente, tirando in ballo il circolo Bilderberg, che tutto è fuorchè segreto: possiede un sito internet, ha una pagina su wikipedia e di sicuro non è sconosciuto....
Cosa c'è che non va allora? Il sapere che nel mondo decide chi ha i soldi? Sembra il segreto di Pulcinella e stracciarsi le vesti gridando al complotto mi sembra quanto meno infantile.
Da sempre l'umanità è stato governata dai ricchi/ forti/ potenti e la nostra epoca non fa la differenza. La rivoluzione Francese da chi è stata fatta? Non certo dai contadini, che sicuramente hanno dato una mano, ma dalla ricca borghesia. Solo nel secondo dopo guerra, con l'ascesa del potere dei sindacati, si è verificato uno sparuto esempio di governo dei "deboli". Ma a pensarci bene, il sindacato in quegli anni era forte, sia economicamente che numericamente, di conseguenza il punto è sempre lo stesso, la legge del più forte, la più antica e onnipresente.
Con questo non voglio assolutamente dire che le democrazie sono svuotate dal loro ruolo, ma che sarebbe un errore credere che il potere democratico sia l'unico giocatore in campo: ci sono i poteri economici, sociali, ambientali, politici... Il tutto deve però essere in equilibrio, come per i poteri dello stato, e una forza non deve sovrastare l'altra. E' importante sapere e monitorare questo delicatissimo equilibrio, ma guardando la realtà con occhio obiettivo e distaccato, non facendosi prendere dai facili luoghi comuni






Fuoco: chi ne ha più bisogno?

Negli ultimi tempi stanno avvenendo molti cambiamenti nella mia vita: ho deciso di sposarmi e di mettere su casa. Casa appunto. Per varie ragioni che non sto qui a raccontare, io e la mia fidanzata abbiamo deciso di costruire la nostra futura casa in legno (ormai è praticamente ultimata) e nella costruzioni forse ci siamo fatti prendere un pò la mano.
Ci siamo fatti prendere la mano nel senso che alla fine abbiamo optato come sistema di riscaldamento la pompa di calore e come piano cottura le piastre ad induzione. Niente fuoco insomma. Da sempre una delle grandi differenze tra l'uomo e gli animali è il controllo del fuoco, che ha permesso di scaldarsi, di cuocere i cibi, di illuminare la notte,..
Nella nostra nuova casa non ci sarà fuoco. Dopo millenni in cui il fuoco è stato presente nella vita dell'uomo, consentendone lo sviluppo (pensiamo anche solo al mito di Prometeo) ora l'uomo è ad un (altro) grandissimo bivio, potendo (forse) sopravvivere senza il fuoco.
Certamente molte centrali elettriche sfruttano ancora il fuoco per bruciare i combustibili, ma pian piano stiamo abbandonando questo strumento che ha dato veramente tanto all'uomo e al suo sviluppo. Non siamo ancora del tutto autosufficienti dal fuoco, ma sembra che la direzione sia ormai tracciata: centrali solari, idroelletriche etc..
Solo i trasporti sembrano al momento reggere, ma il dado è tratto: tram, metro e treno ormai da decenni sono elettrici, e sembra che sia solo questione di tempo.
La portata di questa svolta forse al momento non ci è chiara, ma dal punto di vista evolutivo è un salto enorme che, a mio avviso, trova poco spazio nei dibattiti, troppo presi al contingente e che non consentono di avere un respiro più ampio sullo sviluppo umano.
Al momento l'energia elettrica sembra il nuovo sostituto (mentre negli anni passati, durante la guerra fredda, era l'energia nucleare il grande favorito) a scardinare l'importanza del fuoco nella vita dell'uomo. Sarà lei, almeno nei prossimi decenni a diventare centrale nella vita dell'uomo?




venerdì 30 maggio 2014